L’allarme viene lanciato dalla Cisl Fp, chiesto già un tavolo di raffreddamento in Prefettura, inviata una lettera al Governo nazionale
“Nel silenzio generale oltre cento persone rischiano il posto di lavoro”. La Cisl Funzione pubblica, attraverso il suo segretario generale per le province di Caltanissetta, Enna e Agrigento, Floriana Russo Introito lancia l’allarme per il rischio, oggi concretissimo, che 110 persone, tra operatori socio-assistenziali e altre figure professionali, oggi impegnate presso il centro di accoglienza di Pian del Lago rimangano senza un’occupazione lavorativa.
“Al momento – spiega Francesco Iacona, coordinatore Cils per le cooperative sociali e anche lui dipendente del centro – non sappiamo dove verranno ricollocati i migranti in arrivo che, di certo, non sono più condotti nei centri governativi. Considerato che il Cpr, il centro per rimpatri, prevede al massimo una trentina lavoratori, ci sono una novantina di lavoratori sul cui futuro al momento non abbiamo ricevuto nessuna risposta né da parte della Prefettura né da parte del Governo”.
I lavoratori hanno già inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e ai Ministeri dell’Interno e del Lavoro, con la quale fanno presente la gravità della situazione.
“E’ inconcepibile che dinnanzi ad un potenziale disastro occupazionale di questa portata si resti in silenzio – rincara Russo Introito – magari perché le tematiche dell’immigrazione sono strumenti da campagna elettorale. Oggi rischiano di perdere la loro unica occupazione decine di lavoratori storici e come sindacato non lo permetteremo. Abbiamo già chiesto alla Prefettura l’avvio delle procedure di raffreddamento e di essere ricevuti nel più breve tempo possibile per affrontare questa vicenda”.