Caso “prete spione”, il vescovo incontra l’Albaverde

CALTANISSETTA – Una telefonata senza filtri con una richiesta di incontro è stato l’approccio con cui Mons. Mario Russotto, Vescovo della Diocesi di Caltanissetta, ha manifestato ad Oriana Mannella presidente dell’Albaverde la volontà di parlare con le ragazze della squadra, balzata agli onori della cronaca per una vicenda scabrosa che ha riguardato un prete colto a spiare le atlete negli spogliatoi del PalaCannizzaro dove abitualmente si allenano e giocano.

Sabato presso il Seminario vescovile di viale Regina Margherita il presidente della società nissena e una delegazione di ragazze guidata da capitan Noemi Spena sono state accolte da Mons. Russotto che ha voluto chiedere scusa a nome suo personale e di tutto l’ordine sacerdotale per l’increscioso episodio che, è giusto sottolinearlo, ha turbato parecchio le ragazze e le loro famiglie oltre che la dirigenza e lo staff comunicazione dell’Albaverde che hanno dovuto fare scudo nei confronti dei mass media a livello nazionale e locale e di quanti singoli cittadini con morbosa curiosità hanno cercato in tutti i modi di carpire particolari e nominativi.

“Devo essere sincera – è stato il commento alla fine dell’incontro di Oriana Mannella – mi aspettavo una reazione da parte della Curia e da credente ho apprezzato che sia stato il Vescovo in persona a metterci la faccia manifestando, senza se e senza ma, il suo dolore per una vicenda che da quello che ci ha detto personalmente lo ha colpito particolarmente e di cui si è amaramente vergognato”.

“Ho trovato una persona molto provata – ha continuato il presidente dell’Albaverde – che si è spogliata del suo ruolo e ha chiesto perdono senza accampare giustificazioni, manifestando anche la volontà di incontrare i genitori dell’atleta minorenne che fa parte del roster della squadra e che al momento del fattaccio era presente negli spogliatoi.”

“Colgo l’occasione – ha proseguito il massimo esponente della società nissena di pallavolo – per ringraziare le centinaia di manifestazioni di affetto e vicinanza che ho personalmente ricevuto da associazioni sportive e non e da singoli cittadini e a cui per mancanza di tempo mi riesce difficile rispondere personalmente.”

“Prima di tuffarci nell’agone sportivo che rappresenta il nostro impegno prioritario – ha concluso Oriana Mannella – mi preme evidenziare in questo contesto doloroso e complicato da gestire l’assenza della politica e degli amministratori locali che evidentemente hanno preferito la strada del silenzio. In questo ambito una sola persona mi ha manifestato personalmente la sua vicinanza e solidarietà ed è stato l’on. Giuseppe Catania.”

 

Rimane la volontà della dirigenza che in maniera democratica e collegiale con le atlete (in buona parte giovanissime) e i loro genitori seguirà gli sviluppi della vicenda non essendo ancora chiaro se vi sarà un seguito giudiziario.