Caro voli, Aricò al ceo di Ryanair: «Con oltre 23 milioni di passeggeri l’abolizione addizionale irrealizzabile in Sicilia»

«L’abolizione della tassa addizionale comunale sui diritti di imbarco è un intervento difficilmente realizzabile in Sicilia in quanto l’Isola costituisce, di fatto, il terzo polo aereo in Italia. Con oltre 23 milioni di passeggeri, che entro la fine di quest’anno supereranno i 26 milioni, l’abolizione dell’imposta avrebbe un impatto sulle casse della Regione di circa 80 milioni di euro». Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, commentando le parole del ceo di Ryanair Eddie Wilson.

 

«L’addizionale comunale, calcolata in circa 3,25 euro per volo e caricata dalle compagnie direttamente sul costo del biglietto aereo – ha aggiunto Aricò – non inciderebbe infatti sull’abbattimento del prezzo del volo se non per una cifra irrisoria rispetto al costo totale. I grandi sforzi del governo Schifani invece, attraverso il bonus caro voli,  favoriscono i viaggiatori in modo concreto, attraverso uno sconto del 25 per cento per tutti i residenti nell’Isola, che raddoppia fino al 50 per cento per le categorie prioritarie. L’attenzione della Regione è rivolta quindi ai 5 milioni di passeggeri siciliani e non alle esigenze delle grandi compagnie che usufruiscono del vantaggio di operare negli scali di Catania e Palermo, tra i più performanti in Italia. Stiamo valutando, inoltre, nell’ottica di sostenere il traffico negli aeroporti minori e nelle isole siciliane, la possibile abolizione dell’addizionale comunale proprio in questi scali, appostando le risorse necessarie, circa 5 milioni di euro, che avrebbero un impatto economico per la Regione certamente inferiore».