Camera di Commercio Caltanissetta, i sindacati attaccano: “dirigenti irresponsabili”

CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Apprendiamo con grande delusione che la Camera di Commercio di Caltanissetta ha , con determina del 10 gennaio 2017, deciso di liquidare il 50% del fondo di produttività anno 2016 a tutto il personale in servizio . (20.000 per 41 lavoratori precari e 45,000 per 14 lavoratori di ruolo) Naturalmente, non ci indignano perché i lavoratori hanno ricevuto le somme di diritto loro dovute quale corrispettivo della produttività cui hanno tutti legittimamente contribuito, o perché ci saranno all‘interno dello stesso posto di lavoro lavoratori che avranno appena 500,00 euro e altri che ne riceveranno quasi 5.000, ci indigniamo per l’assoluta mancanza di sensibilità e responsabilità che ancora una volta , (l’ennesima,) ha dimostrato la Giunta Camerale nei confronti dei 41 lavoratori precari perché per i mesi di Gennaio e di Febbraio costoro non percepiranno lo stipendio e non sanno quando e se potranno riceverlo. Appunto per questo motivo che avevamo chiesto alla Giunta Camerale di usare il 50% delle somme rimaste a pagare del salario accessorio del 2016 di tutti i lavoratori sia precari che di ruolo ,come corrispettivo delle mensilità di gennaio e febbraio 2017 per i soli lavoratori a tempo determinato ,perché volevamo che fosse data la possibilità a questi di percepire almeno le mensilità dovute mentre adesso dovranno percepire solo una piccola quota esigua e sperare che la Regione Sicilia al più presto invii i fondi previsti. Dall’altra parte, con la nostra richiesta non si sarebbe arrecato alcun irreparabile danno per i lavoratori di ruolo se non quello di subire un po’ di ritardo nel percepire le somme del famp 2016 e, considerato che comunque costoro percepiscono e percepiranno regolarmente come di diritto le competenze ogni mese, quanto richiesto ci era sembrato un atto a sostegno nei confronti di lavoratori più sfortunati ma pur sempre lavoratori. Trattandosi infatti di salario accessorio e nelle more che la Regione Sicilia inviasse i fondi per i lavoratori precari , si trattava di operare una scelta coscienziosa e di grande responsabilità civile e morale che avrebbe compensato quelle brutture amministrative contabili che ormai la vicenda dei lavoratori precari si trascina in tutti i luoghi di lavoro . Scelta che la Giunta Camerale di Caltanissetta avrebbe dovuto operare senza neanche aspettare un nostro intervento o richiesta. Noi consapevolmente abbiamo scelto di esporci a costo di attirare anche qualche malumore da parte di chi tra il personale di ruolo sapeva di percepire quelle somme e sicuramente, alla notizia della nostra richiesta, si è sentito privato di un diritto che gli spettava ,ma abbiamo preferito stare dalla parte di chi in tutta questa vicenda rappresenta l’anello più debole dell’intera catena perché non possiamo permettere che anche un solo lavoratore si possa sentire soggiogato da un meccanismo che riteniamo perverso e ingiustificato. E’ pertanto con estrema convinzione che giudichiamo irresponsabili le decisioni adottate e le posizioni assunte dalla Giunta Camerale e dai Dirigenti della Camera di Commercio di Caltanissetta. E ‘ utile ricordare che costoro hanno il preciso compito di promuovere lo sviluppo e la crescita dei territori attraverso una azione di sintesi e di coordinamento di tutti i settori dagli stessi rappresentati. Ma , se proprio chi deve garantire tutto questo non riesce a garantire neanche i diritti legittimi di chi opera e lavora all’interno contribuendo con impegno e abnegazione a quella che è un unica azione di sinergia per assicurare i servizi essenziali per l efficienza del Ente Camerale ,c’è da porsi una precisa domanda la cui risposta è affidata alla coscienza di ognuno dei componenti della Giunta Camerale. Da parte nostra sarà cura sollecitare l’Assessore al Lavoro affinché eroghi con celerità le somme stanziate per questi lavoratori e raccomandare all’ Assessore alle Attività Produttive cura e vigilanza affinché i 41 lavoratori precari possano avere la certezza di un futuro lavorativo sicuro e sopratutto garante di quei diritti di cui ogni lavoratore deve disporre e fruire.

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