Caltaqua, il bilancio di un anno di attività

CALTANISSETTA – Cantieri per il rifacimento e l’ammodernamento della rete idrica per diverse decine di chilometri con investimenti per alcuni milioni di euro aperti a Santa Caterina, Niscemi, Mussomeli, San Cataldo oltre che a Caltanissetta. Un impegno rilevante nel quadro di una situazione generale della provincia nella quale la dipendenza dalle fonti di approvvigionamento esterno, unita ad alcuni disservizi negli impianti e nella rete non di diretta pertinenza aziendale ha, non di rado, costretto il gestore a interventi di emergenza per garantire l’erogazione idrica, anche dovendo ricorrere al dilatamento delle regolari turnazioni.
Accanto a tutto questo c’é stata poi l’usuale particolare attenzione al mondo della scuola, dell’Università e più in generale della formazione ed il lancio o l’implementazione di servizi all’utenza.
Il 2015 che tra poco più di una settimana andrà in archivio per Caltaqua, gestore del servizio idrico integrato per la provincia di Caltanissetta, è stato segnato dall’avvio della fase di cantiere per diversi interventi mentre per altri progetti l’iter é in via di completa definizione. Altri lavori – anche qui per diverse decine di milioni di euro e concernenti varie zone della provincia e l’area di Gela in maniera particolare  – attendono poi il perfezionamento dell’iter burocratico. Si tratta di cantieri che, una volta aperti, potranno da subito consentire di dare un po’ di ossigeno al sistema imprenditoriale e all’occupazione del territorio, e – a interventi ultimati – di dare alla provincia di Caltanissetta una rete idrica più performante con il risultato – non marginale – di ridurre in maniera considerevole la quantità di acqua che attualmente si disperde nel sottosuolo per via di una rete vetusta rimasta per lungo tempo, prima dell’arrivo di Caltaqua, senza manutenzione ordinaria.
Ma l’azione del gestore nel 2015 è stata anche segnata dalla ormai “tradizionale” serie di interventi legata al mondo dell’istruzione. Il programma “CaltaquaCampus”, l’area di progetti dedicati a scuola, università e formazione, ha avuto ancora una volta nelle visite di numerose scolaresche al polo-laboratorio di San Giuliano (oltre quattrocento gli scolari coinvolti), negli stage per gli studenti degli istituti secondari superiori e nei tirocini formativi, appannaggio di giovani neolaureati e laureandi, gli snodi fondamentali. Inoltre, quest’anno Caltaqua ha anche sostenuto uno studio di ricerca su un’importante operazione di scavo archeologico nel territorio di Gela.
Interventi importanti, svolti in ambiti diversi da quelli più strettamente legati all’attività di gestione del servizio idrico integrato, che hanno fatto il paio con quelli compiuti nel settore dello sport sociale, con una particolare attenzione alla valorizzazione della sua funzione educativa e al mondo delle abilità differenti. A questi si affianca l’azione di sostegno data a diverse espressioni dell’associazionismo del territorio, e quella nel campo della solidarietà.
Numerosi, anche, i nuovi progetti approntati da Caltaqua per rendere sempre più saldo il legame tra gestore e utenza. In questo senso è stato dato definitivo impulso al progetto della fattura trasparente, a quello del pagamento on line della bolletta e alla domiciliazione bancaria per rendere i pagamenti dei consumi idrici tracciati, sicuri e puntuali. Il progetto maggiormente innovativo, che ha visto la luce negli ultimi mesi dell’anno, è stato il lancio della “Caltaquacard”, una carta di credito che – grazie ad un semplice meccanismo – garantisce percentuali di sconto sul pagamento della bolletta legandole all’utilizzo della stessa card in una serie di esercizi commerciali convenzionati. Una carta di credito che “taglia” il costo dei consumi idrici che verrà anche utilizzata, nell’ambito di un’intesa con i comuni del Distretto socio-sanitario D8, per una serie di interventi di esclusiva competenza della pubblica amministrazione a sostegno delle utenze più “deboli”.
Il 2015, infine, ha fatto registrare l’insediamento – avvenuto in ossequio ad un ordinario ricambio al vertice dell’azienda – nel ruolo di direttore generale di Antonio Gavira Sanchez che è subentrato a Salvatore Guarino. Un passaggio di consegne avvenuto nel solco della continuità di un’azione tesa a fare di Caltaqua sempre di più e sempre meglio un interlocutore affidabile per la pubblica amministrazione nella convinzione che soltanto un dialogo intenso e proficuo tra pubblico e privato possa rendere efficiente e trasparente la gestione di un servizio legato all’utilizzo di un bene primario per la comunità qual è l’acqua.

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