Sono 10 gli indagati nell’inchiesta della procura di Caltanissetta coordinata da Salvatore De Luca sulla gestione dell’emergenza idrica nel centro Sicilia.
Sono i vertici di Caltaqua, Acqualia e Ati. Le perquisizioni nelle sedi delle società sono ancora in corso.
Per ciò che riguarda l’Ati la ricerca sta andando molto a ritroso nel tempo.
I reati ipotizzati sono concorso in frode nelle pubbliche forniture e inquinamento ambientale.
Tre i filoni dell’inchiesta sui quali gli inquirenti stanno indagando, riguardano la gestione dell’erogazione, la ricerca di eventuali reati di natura economica nella gestione idrica. Un terzo filone relativo alla non potabilità dell’acqua, inquinamento ambientale e le eventuali cause e responsabilità. Sotto inchiesta dirigenti delle due società, e i vertici dell’Ati.
Dagli accertamenti effettuati, in particolare tramite l’analisi dei bilanci e dei flussi finanziari della partecipata, sarebbero emerse operazioni infragruppo di natura strategica con particolare riguardo all’acquisto di beni e servizi anche di natura progettuale, in danno della controllata italiana che gestisce la risorsa pubblica.