CALTANISSETTA – Non è facile spiegare certe cose a un bambino. Nemmeno ai bambini moderni, abituati ad assistere ogni giorno a scene impressionanti in televisione, bombardati da ogni parte da immagini inquietanti, suggestioni, sollecitazioni mediatiche del tutto irrispettose della loro età, della fragile condizione della loro psiche ancora tanto malleabile. Anzi, vedere e conoscere, seppur superficialmente, aspetti della vita che venivano nascosti ai loro coetanei di anni fa, o quanto meno che giungevano mediati dall’esperienza e dal filtro di un adulto, li rende ancora più esposti all’errore, alla confusione, all’incertezza esistenziale che caratterizza il nostro tempo.
Non è facile spiegare certe cose a un bambino. Nemmeno ai bambini moderni, abituati ad assistere ogni giorno a scene impressionanti in televisione, bombardati da ogni parte da immagini inquietanti, suggestioni, sollecitazioni mediatiche del tutto irrispettose della loro età, della fragile condizione della loro psiche ancora tanto malleabile. Anzi, vedere e conoscere, seppur superficialmente, aspetti della vita che venivano nascosti ai loro coetanei di anni fa, o quanto meno che giungevano mediati dall’esperienza e dal filtro di un adulto, li rende ancora più esposti all’errore, alla confusione, all’incertezza esistenziale che caratterizza il nostro tempo.
Ma come spiegare a un bambino la storia di un uomo strappato all’affetto dei suoi amici, di sua madre, trascinato attraverso una folla inferocita, per essere sottoposto al giudizio di altri uomini, del tutto indegni di giudicarlo, e poi picchiato, flagellato, incoronato di spine, e infine inchiodato a una croce, tra le grida di giubilo di una folla inferocita?
Così sembra davvero la trama di una storia del terrore, o di un fatto di cronaca accaduto da poco, forse perfino nel nostro paese… Invece è la storia d’Amore più bella che sia mai stata raccontata, la storia di un uomo che ha sacrificato se stesso per tutti gli altri uomini, che non ha esitato a immolarsi per garantire una speranza ai suoi stessi carnefici. È la storia di Gesù, naturalmente, e in particolare della Via Crucis, la Via della Croce, il suo percorso doloroso lungo la strada che lo condusse al monte Golgota.
Ma torniamo al problema iniziale: come spiegare la Via Crucis ai bambini?
Potremmo cominciare spiegando loro che cos’è la Quaresima, il periodo di quaranta giorni che precede la Pasqua, e che serve per prepararci a questo evento così grande e importante per la vita di ciascuno di noi.
Dovremo spiegare loro che la Pasqua ci ricorda che Gesù è morto per la salvezza degli uomini, ma che poi è risorto, come aveva promesso, portando gioia e speranza a tutti, e che ogni anno ricordiamo la sua morte e la sua resurrezione e tutto l’amore che ci ha dimostrato.
Il modo in cui la Via Crucis potrà essere spiegata ai bambini dipende molto anche dalla loro età. Ci sono molti libri adatti per aiutarli a comprendere questo rito così delicato e importante, e, per i più piccoli anche libri illustrati che raccontano la Via Crucis, o video e cartoni animati, in cui gli elementi più scabrosi e violenti vengono tralasciati o almeno addolciti, e si dà più rilievo alla bontà di Gesù, al suo sacrificio d’amore.
Ed è proprio questa la motivazione, che ha spinto l’Associazione Piccoli Gruppi Sacri di Caltanissetta a dare vita ad una inedita “Via Crucis con le Varicedde” dedicata ai bambini e guidata dal Vescovo di Caltanissetta Mons. Mario Russotto. La Via Crucis sarà trasmessa sui social alle 15,30 e alle 19,30 il Mercoledì Santo, il giorno della tradizionale processione, che anche quest’anno non si svolgerà per la crisi sanitaria legata alla pandemia
Con brevi meditazioni che accompagneranno le immagini dei 19 Piccoli Gruppi Sacri, nati agli inizi del secolo scorso dalla devozione dei ragazzi lavoratori di bottega, il Vescovo Mario si rivolgerà ai più giovani per accompagnarli a riscoprire quello che, nelle stazioni della Via Crucis che le Varicedde rappresentano, hanno da dire alla loro esperienza quotidiana, e quanto il messaggio di Cristo e della sua Passione possa ancora sostenere nell’anima di ciascuno un impegno di rigenerazione e di rinascita spirituale che può illuminare la propria vita.
“Noi siamo chiamati ad essere seminatori di vita e voi bambini dovete sempre seminare vita, gioia e diffondere il sorriso in questo momento drammatico” – è questo il grande messaggio che il Vescovo Russotto rilancia con questa “speciale” Via Crucis
Sarà possibile seguire la Via Crucis in diretta sul canale YouTube: Diocesi di Caltanissetta, sulle pagine Facebook: Ufficio Comunicazioni Sociali Diocesi di Caltanissetta, L’Aurora Web News e il Fatto Nisseno che ha collaborato per la realizzazione tecnica dell’iniziativa.