L’istituto penale minorile (IPM) e l’ufficio di servizio sociale per i minorenni (USSM) è stato accolto, in sala gialla, dal sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro e l’assessore alle politiche sociali Ermanno Pasqualino per illustrare le conclusioni del progetto “Azimut” proposto dall’associazione “Formazione Sicurezza” e portato avanti con i ragazzi presi in carico nel territorio di Caltanissetta e Gela.
Circa trenta giovani che, in vista del reinserimento nella società di appartenenza, sono stati orientati
e formati verso future esperienze professionali.
“Il Comune di Caltanissetta è sempre disponibile ad accogliere le iniziative e i progetti che provengono dall’IPM o dalle associazioni del terzo settore per supportare un’efficace reintegrazione dei ragazzi nel tessuto sociale e professionale – ha dichiarato il sindaco Walter Tesauro –. Lo sviluppo di un territorio deve passare anche attraverso iniziative orientate alla valorizzazione dell’individuo come preziosa risorsa per sé stesso e per la società di appartenenza”.
Il progetto, a medio e lungo termine che ha guidato i corsisti in tutte le fasi che precedono l’inserimento nel mondo del lavoro, ha visto la partecipazione del Presidente dell’associazione “Formazione Sicurezza” Salvatore Michele Di Giovanni, della vice presidente e orientatore dell’associazione “Formazione Sicurezza” Mariella Indelicato, della Direttrice dell’IPM Viviana Savarino, della direttrice dell’USSM Grazia Sardella, degli assistenti sociali e degli operatori dell’IPM e USSM.
“Quello realizzato è stato un progetto di orientamento e formazione completo che si è concluso con un bilancio positivo soprattutto in relazione alle competenze inizialmente possedute dai ragazzi e quelle raggiunte al termine del progetto” ha commentato di Presidente Di Giovanni illustrando i traguardi ottenuti e la risposta delle aziende a questa iniziativa di inclusione sociale.
I ragazzi hanno imparato a effettuare una concreta ricerca attiva delle opportunità presenti nel territorio in relazione alle competenze personali, a scrivere correttamente il Curriculum Vitae e la lettera di presentazione da poter consegnare al momento della propria candidatura.
Passi preliminari che, aggiunti alla formazione teorica e pratica sulle normative in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro, permetteranno loro di immettersi nel mondo del lavoro e avere la garanzia di un’occupazione.
Un circuito virtuoso, quello attivato per i giovani aderenti al progetto “Azimut”, al quale hanno aderito numerose aziende che si sono mostrate disponibili ad avviare circuiti propositivi capaci di far crescere non soltanto i soggetti coinvolti ma, in generale, tutto il territorio.
Il ponte tra “la domanda e l’offerta” di lavoro non si è limitata alla realizzazione di tirocini formativi nelle aziende selezionate ma per due dei partecipanti il percorso è continuato concretizzandosi in un contratto di lavoro.
“Come amministrazione abbiamo confermato la disponibilità a collaborare per cercare insieme dei percorsi che non si fermino alla fase formativa ma si traducano in lavoro attivo – ha concluso l’assessore Ermanno Pasqualino -. Questi progetti sono virtuosi perché contribuiscono a trasmettere, in generale, la cultura della legalità e, in particolare, garantire al soggetto destinatario un percorso di autonomia”.