CALTANISSETTA – Nella mattinata di ieri il Prefetto di Caltanissetta, S.E. Chiara Armenia, ha presieduto una nuova riunione del Tavolo di crisi istituito – in raccordo con le direttive ministeriali – per garantire sul territorio provinciale una gestione sinergica e coordinata dell’accoglienza del popolo ucraino in fuga dalla guerra in atto.
Alla riunione erano presenti i rappresentanti delle locali Forze dell’ordine, i Sindaci dei Comuni della provincia, il rappresentante del Libero Consorzio comunale, i rappresentanti dell’Asp, dell’Ufficio scolastico provinciale, i referenti della Caritas e i rappresentanti dei Comitati della Croce Rossa italiana che insistono nella provincia.
Nella circostanza il Prefetto ha reso noto che, attualmente, nel territorio provinciale di Caltanissetta, il numero dei cittadini ucraini è contenuto e si attesta intorno a 46 unità che hanno già preso contatti – come previsto dalle direttive fornite dal Ministero dell’Interno e dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri – con la Questura e l’Azienda Sanitaria provinciale per l’espletamento delle prescritte procedure. Peraltro, con l’occasione ha ricordato ai Sindaci presenti che, come comunicato con nota dello scorso 22 marzo, sul sito della Prefettura è possibile scaricare il modulo recante le indicazioni necessarie per gli adempimenti da parte degli ucraini che giungono sul territorio italiano.
Nel ringraziare i presenti per gli sforzi finora profusi nella gestione della nuova emergenza e nell’auspicare il massimo raccordo tra tutti i soggetti interessati, il Prefetto, nel corso dell’incontro ha preso atto di talune criticità e, con il contributo dei soggetti coinvolti, ha formulato una proposta organizzativa efficiente finalizzata ad assicurare una più snella circolarità informativa che sia in grado di realizzare un coordinamento più integrale degli interventi necessari.
Particolare riguardo, inoltre, nel corso della seduta dell’unità di crisi è stato dedicato al tema sanitario e, nello specifico, al problema del rischio di un’impennata dei contagi da Covid-19. Sull’argomento il Prefetto ha esortato la locale Azienda sanitaria a implementare l’attuale apparato deputato alla somministrazione delle vaccinazioni, invitando, altresì, a creare una rete sul territorio, anche tramite il coinvolgimento dei medici di famiglia, per assicurare adeguata assistenza familiare ai profughi ucraini.