Caltanissetta, Maria Elena Bottazzi, candidata al Premio Nobel per la Pace, ha incontrato gli alunni dell’ IISS L. Russo

CALTANISSETTA – Martedì 10 maggio, gli alunni delle classi terminali dell’indirizzo Chimica, Materiali e
Biotecnologie sanitarie hanno incontrato online la prof.ssa Maria Elena Bottazzi, docente di Microbiologia presso la Baylor University of Medicine del Texas ed ideatrice col dottore Peter Hotez del vaccino Corbevax, di cui hanno ceduto i diritti per la produzione in paesi poveri quali l’India e l’Africa.
Nell’incontro sostenuto dalla D.S. prof.ssa Maria Rita Basta, ideato e condotto dalla prof.ssa Miccichè Maria Domenica e curato tecnicamente dai professori Calà Michele e Renda Rosetta , la professoressa ha illustrato come è nata in lei, genovese di nascita, honduregna di formazione iniziale e perfezionata negli studi negli USA, la passione per la ricerca e da qui, in collaborazione con il dott. Peter Hotez , la divisione del Pediatric Tropical Medicine Center presso il Baylor College of Medicine, in cui sono nati molti farmaci contro le malattie tropicali spesso dimenticate perché antieconomiche. In tale struttura, che mira pertanto a promuovere la solidarietà e l’equità sanitaria, nasce Corbevax, vaccino a subunità proteica contro il SARS Cov 2, libero da diritti che mira a
vaccinare il più possibile le popolazioni dei Paesi poveri del mondo, al fine di eradicare definitivamente l’epidemia da Covid 19. Per tale ideazione, libera da brevetto, la professoressa è candidata al premio Nobel per la pace. I ragazzi sono intervenuti numerosi all’evento, ponendo alla fine dell’intervento della professoressa molte domande.
La professoressa Maria Elena Bottazzi si è congedata invitando i giovani intervenuti all’incontro ad avere sempre passione per ciò che faranno, a non lasciarsi mai scoraggiare dalle difficoltà, a lavorare in collaborazione con gli altri sviluppando capacità empatiche nei confronti di tutti.
Ha terminato il suo intervento, infine, con quest’ultimo invito rivolto ai giovani “Usate sempre la cultura come arma per creare cose positive”.