Nei diversi territori della Sicilia sopravvivono ancora gli austeri, stereometrici abbeveratoi. Simboli dei ritmi lenti dell’antica cultura rurale che forniva acqua potabile a uomini e animali che transitavano dalle campagne, essi si differenziano delle più nobili ed eleganti fontane monumentali, ambientate per lo più nei grandi centri urbani.
In questi primi giorni di luglio del 2024, abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da cittadini di Caltanissetta riguardo all’uso improprio, ad opera di una impresa edile stradale, di un peculiare abbeveratoio dei primi ‘900, sito lungo la via Borremans – ex S.S. 122. Il sig. Totò Giglio, inoltre, ha pubblicato un’eloquente foto su Facebook, con relativo commento critico, e ha inviato una nota all’impresa edile, sollecitando un immediato intervento a tutela dell’abbeveratoio. Ieri, a seguito di un nostro sopralluogo, abbiamo potuto costatare che la vasca dell’abbeveratoio è stata svuotata, liberata dai materiali di cantiere dell’impresa edile che, in questi giorni, sta effettuando “lavori per il ripristino delle condizioni di esercizio della via Borremans” – come recita il cartello di cantiere. Ne abbiamo preso atto con piacere