CALTANISSETTA – Si è svolta nella mattinata odierna la riunione di insediamento dell’Unità di crisi permanente coordinata dalla Prefettura, finalizzata a garantire la piena e reciproca integrazione degli interventi e a proseguire le iniziative di accoglienza alla popolazione ucraina presente in quest’ambito provinciale in conseguenza degli accadimenti in atto in Ucraina.
La Cabina di regia, costituita con disposizione del Prefetto che ha presieduto l’odierna riunione, è coordinata dal Vice Prefetto Vicario ed è costituita dai rappresentanti delle Forze dell’ordine, dai Sindaci della provincia e un rappresentante del Libero Consorzio comunale, da un referente dell’Asp, dalle Caritas delle Diocesi di Caltanissetta e Piazza Armerina e dei Comitati della Croce Rossa italiana. Il Tavolo permanente si propone di creare un canale univoco per la gestione dell’accoglienza dei cittadini ucraini che fuggono dalla guerra.
In tale prospettiva, il Prefetto ha sottolineato che l’obiettivo dell’istituenda Unità di crisi è quello di fare sintesi e creare meccanismi sinergici per individuare adeguate soluzioni alloggiative e supporto agli ucraini. Nella circostanza, pertanto, il Prefetto Chiara Armenia ha fatto presente che tramite l’unità di crisi si realizzerà un monitoraggio costante e completo della presenza di ucraini nel territorio con conseguente maggiore speditezza in ordine alla distribuzione logistica dei migranti, invitando, peraltro, tutti i presenti a dare immediata comunicazione di eventuali presenze di minori stranieri non accompagnati per i quali si rende necessario assicurare specifiche forme di tutela.
Fermo restando, in attuazione delle direttive ministeriali, che verrà data priorità di inserimento delle persone che arrivano dall’Ucraina nel circuito C.A.S. e S.A.I. per i quali è stato pubblicato un avviso per poter i Comuni inoltrare le istanze per ampliare i progetti di accoglienza già in essere o per crearne altri, l’odierno incontro ha rappresentato l’occasione per rinnovare l’invito ai Comuni a comunicare le strutture disponibili per l’accoglienza alle Caritas di riferimento, così da creare una mappatura unitaria scevra da duplicazioni fuorvianti.