A Caltanissetta e San Cataldo, gli amministratori rivolgono la loro attenzione a Capodarso, dove Siciliacque sta realizzando un bypass di un chilometro e mezzo della condotta principale che trasporta l’acqua da Butera al potabilizzatore Blufi, situato nelle Madonie, per poi ritornare nel capoluogo nisseno. Questo intervento riguarda un acquedotto inutilizzato da anni e, attualmente, la portata idrica è invertita rispetto al progetto originale.
Ieri, la situazione tra Caltanissetta e San Cataldo è migliorata con il ritorno dell’acqua dalla diga Ancipa, e un calendario di distribuzione è stato stabilito: l’acqua arriverà ogni sei giorni a Caltanissetta e ogni otto giorni a San Cataldo. Questa situazione rimarrà tale anche quando l’acqua dai pozzi di San Giuliano, situati nel territorio di Butera, sarà immessa nel sistema.
“Capisco che avere l’acqua ogni sei giorni è una soluzione obsoleta,” afferma il sindaco di Caltanissetta, Walter Tesauro. “Al momento, però, non ci sono alternative. Stiamo continuando a cercare nuovi pozzi e speriamo che le piogge possano rinvigorire l’Ancipa. Gli interventi a Caltanissetta sono stati completati, e sono state installate pompe di sollevamento per garantire una migliore portata idrica.” Tuttavia, un dato importante emerge: “Ci sono condotte colabrodo, e se troviamo una soluzione, poi dobbiamo tornare indietro perché l’acqua si disperde. È necessaria una manutenzione urgente e non possiamo perdere tempo.”