Caltanissetta, crisi idrica: la protesta degli studenti dell’I.I.S.S. “Manzoni-Juvara”

La mancanza d’acqua è un problema ormai ben noto in tutta Caltanissetta e provincia.

La distribuzione dell’acqua avviene a ritmi discontinui, con igiene discutibile creando disagio agli abitanti delle città colpite, così come ai proprietari/gestori di imprese di diverso tipo, e infine (ma non per importanza) alle strutture scolastiche.

Il libero consorzio di Caltanissetta, per quanto riguarda la disposizione dell’acqua all’interno degli istituti scolastici, si incarica di distribuirla tramite la disposizione delle autobotti. Ciò significa che se l’acqua dovesse malauguratamente terminare durante l’orario scolastico, gli alunni all’interno delle strutture rimangono (anche se temporaneamente) senza poter usufruire dei servizi igienico-sanitari, i quali sono un requisito minimo in tutti i regolamenti di istituto all’interno della sezione “diritti dello studente”.

Ieri, 27 settembre, il plesso di Caltanissetta dell’I.I.S.S. Manzoni Juvara ha deciso di scioperare vista la mancanza d’acqua nella mattinata antecedentemente all’orario di entrata degli studenti.

La modalità di sciopero consisteva nel rimanere davanti alla scuola finché non fosse arrivata l’ autobotte permettendo il riempimento dei serbatoi, e finché non fossero stati messi in condizione agibile i servizi igienico-sanitari.

L’autobotte è arrivata verso le 8:45, e per le 9:30 i servizi sono stati messi in condizione, pertanto i ragazzi che hanno partecipato allo sciopero, dopo aver verificato le condizioni e resisi conto che fosse tutto quanto a regola, hanno deciso di entrare.

La crisi idrica compromette seriamente il diritto allo studio dei ragazzi di scuole elementari e superiori di primo e secondo grado poiché rendendo inagibili i locali dove la funzione andrebbe svolta regolarmente, non permette di far vivere la vita scolastica con i giusti requisiti.

Gli alunni dimostrano la loro completa disapprovazione nei confronti degli enti locali per quanto riguarda la situazione obbrobriosa a cui sono soggetti sin da quando sono di nuovo in vigore le funzioni scolastiche.

Pietro Di Giovanni, uno dei rappresentanti di istituto afferma che “Il miglior modo per ottenere ciò che ci spetta, ovvero la possibilità di vivere la nostra vita scolastica in maniera adeguata e con tutti i requisiti che ci spettano, è farci sentire tramite la manifestazione organizzata da noi studenti per la mattina di giorno 6 Ottobre 2024, alla quale non parteciperemo solo noi studenti, ma anche i cittadini in generale per fare in modo di ottenere delle risposte da parte dei politici al riguardo. Eseguire una manifestazione di domenica ha ancora più significato in quanto i lavoratori non hanno alcun tipo di impegno correlato al loro lavoro e possono partecipare agevolmente, mentre la partecipazione di noi studenti non è classificabile come semplice voglia di marinare la scuola, anzi, bensì come necessità di farci sentire in una situazione che non è più sopportabile e che non lede solo la nostra igiene, ma anche la nostra vita scolastica.”