Bocciata la legge sulle provincie, incertezza per enti e dipendenti

CALTANISSETTA – Bocciato dall’Ars il disegno di legge che prevedeva l’abolizione delle province nell’isola trasformandole in liberi consorzi tra comune e la costituzione di tre città metropolitane: Palermo, Messina e Catania. Dopo due anni di tira e molla, di discussioni della legge il Parlamento ha infatti approvato con voto segreto l’emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle, che prevedeva la soppressione dell’articolo 1 del disegno di legge per l’abolizione degli enti intermedi: 36 voti favorevoli e 22 contrari, con la complicità di un gruppo di franchi tiratori.
Una soppressione fondamentale del testo di legge che rende inutile la discussione degli arti 46 articoli. Antonello Cracolici, presidente della commissione Affari istituzionali dell’Ars che ha redatto la legge afferma: “A chi esulta per il voto sull’articolo 1 del ddl di riforma delle Province, ricordo che l’unico risultato ottenuto è un lungo periodo di commissariamento e, soprattutto, un altrettanto lungo periodo di incertezza per di dipendenti e per le funzioni degli enti”. Dello stesso parare anche il segretario della Cisl FP Gianfranco di Maria.

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