Basket.Serie D: Invicta 🆑 – Capo ASD 94-69

Parziali 19-15, 27-19 (46-34), 27-13 (73-47), 21-22 (94-69)

La capolista se ne va… L’Invicta batte con merito il Capo Asd e crea un solco di 4 punti sulle 3 seconde Capo, Sant’Agata e Cefalù, restando in vetta in classifica imbattuta con 10 punti in 5 gare.

La partenza è tesa con le squadre contratte che si studiano e la squadra messinese appare una vera corazzata con 3 stranieri Ravi’, Diakite e Novkovic e Albana e Molino a completare il quintetto, con il lusso di avere Colica in panchina, alla fine miglior realizzatore ospite con 13 punti.

Ma il quintetto nisseno pur soffrendo il peso avversario, riesce a tenere testa in velocità con le giocate in contropiede di Tallutino e i canestri pesanti di Zarbo e Giusti e con Giarrusso che lotta su ogni pallone a rimbalzo.

Nel secondo quarto la squadra di coach Spena stringe le maglie in difesa e grazie ad un grande sacrificio di Giusti negli aiuti, alle rotazioni di Lombardo e Amato, riesce a prendere in mano le redini del gioco.

Il play Talluto Samuele dirige l’orchestra con maturità crescente, spacca la difesa avversaria e dispensa assist.

La Bua entra dalla panchina con la personalità del veterano e annulla il serbo del capo, piazzando anche 7 punti nel quarto che consentono all Invicta di chiudere a +12 al riposo lungo.

Al rientro dagli spogliatoi la squadra di coach Spena spinge sull acceleratore con Talluto Samuele e Giusti che danno spettacolo dall’arco dei 6,75mt mandando il pubblico in visibilio e piazzando un break di 9-0 che permette di ipotecare la gara.

Nel finale, coach Spena chiude una gara perfetta tatticamente, allargando le rotazioni fino a 10 giocatori con l’inserimento di Palermo e Petrotto.

Talluto Samuele chiude la gara con una bomba, alla fine 6su9 da 3 punti e 32 punti per lui, e firma la vittoria finale.

Una vittoria importantissima per la classifica, e soprattutto per quello che ha mostrato, ossia una lettura sempre impeccabile della gara da parte di coach Spena, una squadra che vola quando gli altri calano grazie al sacrificio del lavoro estivo, un talento come Giusti che si mette al servizio del collettivo e che spinge i suoi compagni con un agonismo difensivo encomiabile, un Lombardo sempre più decisivo nei momenti chiave e soprattutto un gruppo sempre più coeso con una panchina sempre più profonda.

Rimaniamo con i piedi per terra, ma è giusto sognare che questo gruppo possa fare bene fino in fondo!