Asp Caltanissetta, la Fials: contratto aziendale penalizza i lavoratori, niente regole su aumenti e orario di lavoro

CALTANISSETTA – Lavoratori esclusi dalle progressioni economiche, nessun regolamento per gli incarichi o sull’orario di lavoro. È fortemente critica la posizione della Fials di Caltanissetta sul contratto collettivo integrativo aziendale per il triennio 2016/2018, su cui il sindacato autonomo non ha posto la propria firma.
“L’apoteosi del nulla” attaccano in una nota il segretario territoriale Gioacchino Zuppardo assieme al segretario aziendale Pio Naro e i componenti della Rsu Giuseppe Fiorino, Giuseppe Alcamisi, Liborio Scupolito, Salvatore Zuppardo. “Un contratto che non necessita della firma della maggioranza delle sigle sindacali – spiega la Fials – ma poiché incide direttamente sulla quotidianità lavorativa dei lavoratori dell’Asp di Caltanissetta, la Direzione strategica aveva il dovere morale di intraprendere tutte le azioni possibili per ottenere la firma della Rsu. E invece il nulla, in sfregio alle lavoratrici e ai lavoratori, considerati numeri per la Direzione strategica e non persone”.
La Fials spiega che “si era stabilito che la progressione economica prevista venisse attivata nel limite di non meno del 50% degli aventi diritto, e invece oggi leggiamo la dicitura “nel limite massimo del 50%”, in palese violazione degli accordi e con buona pace delle lavoratrici e i lavoratori. Cosi come firmato, alcuni lavoratori o lavoratrici potrebbero essere esclusi dalla progressione economica”.
E ancora, “non è stato inserito il regolamento degli che avrebbe dato corpo alle istanze di riconoscimento della professionalità espressa da tanti lavoratrici e lavoratori”, manca persino un allegato relativo all’articolazione dell’orario di lavoro, segno che “nell’ansia da prestazione da firma, non si sono avveduti del mancato inserimento” .
La Fials continua ad elencare le mancanze del contratto: “Nessun regola sulla pronta disponibilità, niente regolamento indennità di cassa, o sull’indennità trasporto attrezzature. Niente regolamento sulla cessione dei riposi e sulla sul welfare integrativo aziendale, così come nessun accenno alla regolamentazione dei buoni pasto per il personale turnista. Nessun accenno sulla regolamentazione delle indennità accessorie e nulla sulle indennità di cassa”.
La Fials alza la voce e chiede di integrare il contratto inserendo tutte quelle che voci che lo avrebbero potuto arricchire ma sono state omesse.

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