GELA – A quasi due anni dal primo caso ufficiale di Covid in Italia, si continua ancora a cercare un modo per arginare il contagio. Sul piano della lotta al virus, ieri 10 gennaio 2022 è stata comunque una data da segnare nel calendario perché dà il via a una piccola “rivoluzione” che – inutile negarlo – stringe sempre di più il cerchio intorno ai non vaccinati. Da ieri infatti, in tutta Italia, cambiano le norme per il Green pass e quelle per ricevere la terza dose di vaccino anti Covid, mentre dall’otto gennaio è entrato in vigore l’obbligo vaccinale per gli over 50 (che scadrà il 15 giugno).
Ma andiamo con ordine. La prima data chiave è stata quella di ieri. A partire dalla mezzanotte del 10 infatti si riduce a 4 mesi la distanza temporale per ricevere la terza dose del vaccino anti-Covid. Mentre la necessità del Super Green pass si estende per accedere ai trasporti pubblici locali, per il servizio di bancone al bar, per i ristoranti anche all’aperto, per gli alberghi e i centri benessere. Il certificato rafforzato servirà anche per piscine, centri sportivi e palestre (all’aperto), alberghi (compresi i ristoranti interni), impianti da sci e musei.
Nella stretta anche feste, sagre e centri culturali e ricreativi, anche all’aperto. Intanto da domenica è entrato in vigore anche l’obbligo vaccinale per gli over 50. Il decreto specifica che sono obbligati all’immunizzazione «i soggetti che hanno compiuto il cinquantesimo anno di età che alla data del primo febbraio 2022 non abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario; quelli che a decorrere dal primo febbraio 2022 non abbiano ancora effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale; e infine quelli che a decorrere dal primo febbraio 2022 non abbiano effettuato la dose di richiamo».
Dal primo febbraio scattano le sanzioni da 100 euro una tantum per gli over 50 non vaccinati. I controlli saranno demandati all’Agenzia delle Entrate, che effettuerà incroci tra i dati della tessera sanitaria e dell’anagrafe. Per quella data si riduce anche la validità del Green pass a sei mesi. Ci vorrà anche il Green pass base per entrare in tutti i negozi ad eccezione degli alimentari, delle farmacie e dei tabacchi.
Il decreto prevede l’estensione dell’obbligo di Green pass base (ossia da avere anche con tampone negativo) per l’accesso a «pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali, fatti salvi quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona da individuare con Decreto del presidente del Consiglio dei ministri”.
Dal 20 gennaio invece scatta l’obbligo di Green pass base per andare dal parrucchiere, dal barbiere e nei centri commerciali. Un’altra data chiave è quella del 15 febbraio. Da quel giorno scatta l’obbligo di presentazione del Super Green pass sui luoghi di lavoro. Gli over 50 che non lo hanno saranno considerati assenti ingiustificati ma senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro. L’obbligo dura fino al 15 giugno 2022. Chi non ha il Green pass non riceverà la retribuzione.
Sempre da ieri intanto in città è scattata la zona arancione. Al contrario della zona gialla, in arancione serve il certificato rafforzato per il ristorante, anche all’aperto, le piscine, le palestre, le feste dopo le cerimonie, i centri culturali e ricreativi, anche all’aperto. Novità di non poco conto, in arancione ci vuole il ‘super pass’ per accedere nei centri commerciali nei festivi e nei prefestivi.
Chi non è vaccinato o guarito inoltre, in arancione non può uscire dal proprio comune di residenza se non per motivi di «lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune»,
Sempre in arancione, obbligo di green pass rafforzato per il servizio di ristorazione, all’aperto e al chiuso, per chi alloggia nelle strutture alberghiere e per gli esterni.
Rimane sempre concessa l’attività sportiva all’aperto, anche in zona arancione.