La Procura della Repubblica di Gela, nell’ambito del Procedimento Penale n. 1535/2021 R.G.N.R. Mod. 21, ha concluso le indagini preliminari nei confronti del legale rappresentante, nonché nei confronti del Responsabile Qualità, Salute, Sicurezza e Ambiente ed il Responsabile Gestione Rifiuti di una società operante all’interno della zona industriale di Gela.
Più nel particolare, a seguito di apposita attività di telerilevamento, effettuata da personale della componente aerea del corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, veniva accertata la presenza di rifiuti di vario genere in aree di estensione rispettivamente 400 mq e 700 mq, le quali venivano prontamente sottoposte a vincolo probatorio.
Si è proceduto nei confronti dei soggetti di cui sopra ai sensi e per gli effetti dell’articolo 256, comma 2, del d.lgs 152/2006, nonché degli articoli 81 cpv, 110 c.p, contestando la condotta antigiuridica del deposito incontrollato di rifiuti, costituiti da rottami ferrosi, lamiere, materiali plastici e sfabbricidi.
L’attività investigativa è stata effettuata dai militari della Capitaneria di porto di Gela congiuntamente al personale del Nucleo Operativo Ecologico del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e Transizione Ecologica di Palermo, nonché a personale dell’Agenzia Regionale Protezione Ambientale siciliana.