RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
In data 26 marzo, presso l’ufficio relazioni con il pubblico della Questura di Caltanissetta, un operaio nisseno, ha denunciato ai poliziotti di essere stato vittima di una truffa perpetrata in suo danno da tre persone a lui sconosciute. In particolare, l’uomo ha riferito agli agenti che nei giorni scorsi, mentre si trovava in Corso Vittorio Emanuele, era avvicinato da un individuo di circa 30 anni, altro circa 165 cm, ben vestito, il quale con accento inglese e in modo poco comprensibile gli chiedeva se in zona fosse presente una gioielleria o un gemmologo. Ai due si avvicinava, un altro uomo di circa 50 anni, alto circa 160 cm, che riferiva di aver udito casualmente la discussione nella quale il presunto inglese chiedeva ove fosse un gemmologo e interloquendo con quest’ultimo in lingua inglese apprendeva che lo straniero era in possesso di alcune pietre preziose e che voleva farle valutare da un esperto per poi venderle. A quel punto il cinquantenne diceva all’inglese che lui conosceva un gemmologo di sua fiducia. Il terzetto si portava quindi in Via Palermo ove un terzo uomo, che si presentava come gemmologo amico del cinquantenne, valutava le pietre preziose 13.000 euro e riferiva di essere interessato all’acquisto; nel contempo chiedeva all’inglese, che accettava la somma pattuita, di pazientare qualche ora, giusto il tempo per ritirare i soldi dalla banca; quindi si allontanava in direzione dell’istituto di credito. A quel punto il cinquantenne, proponeva all’operaio (vittima del raggiro) di acquistare loro in società i preziosi, subito, per poi rivenderli al gemmologo e guadagnarci qualcosa. Quindi contrattava con l’inglese, che aveva premura di vendere, la somma di 8.000 euro. L’operaio convinto di fare un affare e allettato dal fare soldi subito e facili, si recava presso la propria abitazione dove recuperava la somma di mille euro, quale sua quota per partecipare all’acquisto e faceva ritorno in Via Palermo. Consegnata la somma di 8000 euro all’inglese, gli acquirenti ricevevano una busta contenente le presunte gemme preziose e un certificato di autenticità. L’operaio a quel punto, presa la sua quota di pietre preziose, si recava presso una gioielleria del centro storico per farsele valutare e con sua amara sorpresa scopriva che le stesse erano di nessun valore e di essere stato raggirato. Ovviamente dei tre compari non c’era più traccia, essendosi dileguati immediatamente dopo il raggiro. Sono in corso indagini da parte della locale Squadra Mobile finalizzate a individuare gli autori della truffa