Due anni di governo Renzi hanno minato alla radice il ruolo della scuola pubblica,
privatizzato i beni comuni e i servizi pubblici, aggredito l’ambiente a partire dalle trivellazioni, stroncato l’avanzamento del riciclaggio dei rifiuti per favorire le lobbies degli inceneritori.
Vogliamo invertire questa tendenza, rilanciando conflitto e mobilitazione diffusi contro quelle scelte e avanzando controproposte.
Da qui nasce la nostra idea di lanciare un’alleanza sociale dei movimenti: scuola pubblica, acqua, campagna contro la devastazione ambientale e comitato contro il piano nazionale inceneritori.
Lo strumento referendario ci permetterà di abrogare gli elementi più pericolosi
della legge 107 sulla scuola, la legislazione che consente le trivellazioni in mare e in terraferma e quanto prevede lo Sblocca Italia rispetto ad un piano strategico per nuovi inceneritori, mentre una grande raccolta di firme per una petizione popolare vuole contrastare la ripresa dei processi di privatizzazione dell’acqua e dei beni comuni.
Solo facendo emergere una discussione di merito su ciascuno di questi temi e proponendo un modello alternativo delle idee di società e di democrazia; solo dando modo ai cittadini di riprendere la parola e ristabilendo il principio della partecipazione diretta e della riappropriazione della sovranità popolare sarà possibile invertire la rotta, coniugando l’interesse generale con una dimensione più sostenibile della vita di ciascuno di noi.
privatizzato i beni comuni e i servizi pubblici, aggredito l’ambiente a partire dalle trivellazioni, stroncato l’avanzamento del riciclaggio dei rifiuti per favorire le lobbies degli inceneritori.
Vogliamo invertire questa tendenza, rilanciando conflitto e mobilitazione diffusi contro quelle scelte e avanzando controproposte.
Da qui nasce la nostra idea di lanciare un’alleanza sociale dei movimenti: scuola pubblica, acqua, campagna contro la devastazione ambientale e comitato contro il piano nazionale inceneritori.
Lo strumento referendario ci permetterà di abrogare gli elementi più pericolosi
della legge 107 sulla scuola, la legislazione che consente le trivellazioni in mare e in terraferma e quanto prevede lo Sblocca Italia rispetto ad un piano strategico per nuovi inceneritori, mentre una grande raccolta di firme per una petizione popolare vuole contrastare la ripresa dei processi di privatizzazione dell’acqua e dei beni comuni.
Solo facendo emergere una discussione di merito su ciascuno di questi temi e proponendo un modello alternativo delle idee di società e di democrazia; solo dando modo ai cittadini di riprendere la parola e ristabilendo il principio della partecipazione diretta e della riappropriazione della sovranità popolare sarà possibile invertire la rotta, coniugando l’interesse generale con una dimensione più sostenibile della vita di ciascuno di noi.
MERCOLEDÌ – ORE 10.00 / 13.00 IN VIA LAZIO PRESSO MERCATO ORTOFRUTTICOLO.
VENERDÌ – ORE 17.00 / 21.00 IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA
SABATO – ORE 17.00 / 20.30 IN CORSO VITTORIO EMANUELE.
DOMENICA – ORE 10.00 / 12.30 PIAZZA GARIBALDI