Ambiente: Sabato 16 aprile a Resuttano si inaugura il terzo impianto a biogas della Sicilia

Verrà inaugurato domani, sabato 16 aprile, alle ore 9,30 il terzo impianto in Sicilia di digestione realizzato dall’azienda agricola Monaco di Mezzo (contrada Monaco di mezzo/Ciolino in provincia di Caltanissetta), un esempio concreto di economia circolare anche sul nostro territorio.

La Sicilia, dunque, accetta la sfida del biogas in termini di innovazione, qualità, tutela per l’ambiente e rispetto della tradizione, per tutte quelle imprese agricole siciliane che da un lato puntano all’autosufficienza energetica e dall’altro a un modello capace rendere ogni scarto una risorsa, attraverso la valorizzare di sottoprodotti e colture in rotazione (tra le principali: sulla, pastazzo, siero, pollina e sansa) trasformati in digestato.

Gli impianti a biogas, il combustibile che si produce durante la fermentazione di materiale organico in assenza di ossigeno, rappresentano in Italia la vera rivoluzione verde che ha già generato oltre 1.300 impianti agricoli, 4 miliardi di investimenti oltre 10 mila occupati.

 

L’inaugurazione e la visita del nuovo impianto, a cura di Luciano Zoia, presidente di BIOGAS Engineering s.r.l, sarà proceduta dal dibattito “economia circolare, innovazione e nuove prospettive per l’agroalimentare siciliano” organizzato dalla start-up Risorse Smart.

Ad aprire i lavori sarà il presidente di Confagricoltura Sicilia, Ettore Pottino. Interverranno, tra gli altri, Piero Gattoni, presidente Consorzio  CIB, Ezio Veggia, vicepresidente di Confagricoltura, Rosaria Barresi, dirigente generale dell’assessorato regionale Agricoltura e Sviluppo Economico, Sandro Liberatori, direttore Ente Nazionale per la Meccanizzazione agricola, Biagio Pecorino, ordinario, responsabile Sezione Economia Agroalimentare Di3A e i principali produttori di biomasse siciliane. Concluderà l’europarlamentare Giovanni La Via,  presidente della Commissione Ambiente.

“L’agricoltura del mezzogiorno, e quella siciliana in particolare, rappresenta un vastissimo giacimento di ‘energia verde’ che è ancora largamente inespresso –sottolinea il presidente del Consorzio CIB Piero Gattoni –I sottoprodotti delle produzioni locali, si pensi ad esempio al ‘pastazzo’, o ai reflui della zootecnia, se gestiti in maniera virtuosa secondo il modello del “Biogasfattobene” possono diventare elettricità, biocarburanti e persino un fertilizzante creando nuovi posti di lavoro e rendendo più sostenibili le aziende agricole. Quello che oggi è prevalentemente un costo, può diventare una grande risorsa dal punto di vista economico e ambientale”

“Il Mediterraneo e la nostra isola hanno una elevata vocazione a produrre e trasformare alimenti – anticipa il professor Biagio Pecorino –Mi piacerebbe mettere in atto una strategia congiunta fra imprese agricole e della trasformazione per recuperare risorse organiche dalle filiere agroalimentari mediterranee e trasferirle in aziende agricole per produrre energia e, soprattutto, digestato”. Quest’ultimo, ridistribuito sui terreni quale ammendante e fertilizzante organico, chiude il ciclo biologico e produce una base importante per la bio-fertilizzazione dei suoli, evitando cosi la loro desertificazione e migliorando le produzioni agricole.  L’impianto a biogas, dunque, “non come fine, bensì come mezzo” per rendere stabile un’innovativa gestione dell’agricoltura tradizionale che punti sulle produzioni autoctone e caratteristiche del territorio.

“Risorse Smart ha scelto di organizzare due eventi che centrano un’opportunità concreta per le aziende agricole del nostro territorio per diversificare la propria economica quotidiana – spiega Roberta Selvaggi, energy&agronomy manager Risorse Smart – A Resuttano  mostreremo un esempio concreto di economia circolare presentando un impianto di digestione anaerobica di 100 KW in grado di valorizzare scarti e sottoprodotti delle produzioni agroalimentari tipiche mediterranee”.

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