Ambiente. Corrao (Greens/EFA): “Allargamento discarica di Gela viola le norme UE. Adesso le autorità intervengano immediatamente”

“L’iter per l’allargamento della discarica Timpazzo a Gela è in palese violazione della normativa europea. La Commissione UE finalmente dà ragione alle nostre preoccupazioni e spinge per un intervento immediato delle autorità locali e nazionali”. A dichiararlo è l’eurodeputato siciliano del gruppo Greens/EFA Ignazio Corrao in seguito alla risposta della Commissione UE all’interrogazione da lui depositata sulla discarica gelese.

“L’allargamento della discarica – spiega Corrao – è l’ennesimo passo falso da parte degli uffici regionali sulla questione rifiuti. L’operazione risulta in contrasto con un’ampia gamma di norme, a partire dal piano rifiuti della Regione, che vieta qualsiasi autorizzazione per ampliamento nelle zone Rete Natura 2000, fino al piano di gestione del sito ITA050012 e le misure minime di conservazione dei siti Natura 2000 (decreto ministeriale 17 ottobre 2007 art.5). Inoltre, è gravissimo che la discarica non abbia mai attuato le prescrizioni e inoltre non sia stata prevista una procedura di autorizzazione integrata ambientale (AIA) per il progetto attuale”.

“La Commissione UE, da me sollecitata – sottolinea l’eurodeputato – risponde in modo chiaro che ‘le autorizzazioni per silenzio assenso non sono di per sé incompatibili con il diritto dell’Unione, ma costituiscono una violazione nei casi in cui il diritto dell’Unione prevede regimi di autorizzazione preventiva o procedure di valutazione che devono precedere la concessione di un’autorizzazione, come nel caso ad esempio della direttiva VIA’. Inoltre, la stessa Commissione invita le autorità nazionali, dal Ministero alle autorità regionali, a esaminare la questione e porre immediatamente fine alla violazione.

“Mi aspetto ora una reazione forte e decisa da parte delle autorità competenti locali e regionali per il rispetto delle regole. Nel frattempo il mio ufficio ha già anticipato la risposta della Commissione UE all’amministrazione comunale al fine di spronarla a chiedere il rispetto della legislazione” – conclude Corrao.

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