AGRIGENTO – Dopo otto anni, 2920 giorni di chiusura al culto e alla fruizione integrale dei turisti , oggi 22 febbraio, festa della cattedra di San Pietro, si riapre al culto la cattedrale di Agrigento. Un percorso, un cammino faticoso, che ha visto contrapporsi visioni, anche tecniche sulla cattedrale. La Cattedrale torna fruibile con la sua millenaria storia pronta ad accogliere fedeli e turisti. La comunità diocesana in tutti questi anni è stata privata del simbolo della cattedra e ha sentito e sente profondamente tale privazione.
Le celebrazioni diocesane presiedute dal vescovo sono state celebrate in diverse chiese, facendo perdere alla comunità il punto di riferimento più importante, la Cattedrale quale segno di unita del popolo di Dio radunata attorno al suo vescovo. La comunità civile, invece, ha vissuto la chiusura della Cattedrale come una separazione poiché non ha avuto più un punto di riferimento cittadino.
E Musumeci, in qualità di commissario contro il dissesto idrogeologico nell’Isola, annuncia anche il via libera al contratto con la ditta che, per 425 milioni di euro, si è aggiudicata, dopo le verifiche del Rup Duilio Alongi, l’appalto per l’elaborazione del progetto esecutivo dell’intervento sul colle. Si tratta della Technital di Verona che avrà novanta giorni di tempo a disposizione. Acquisito il progetto, la Struttura commissariale potrà mandare in gara i lavori di consolidamento.