Aggredisce un uomo con un coltello, arrestato niscemese trentaseienne

NISCEMI (CL) – “Spalleggiato da alcuni parenti ed amici, aveva aggredito nei pressi di un Bar lo zio di un amico con cui aveva avuto un acceso litigio, poiché aveva molestato la sua donna; dopo l’aggressione ritorna sul luogo, armato di un grosso coltello, incontrando il rivale, e lo accoltella, rendendolo una maschera di sangue, per poi fuggire a bordo della sua autovettura; interviene la Polizia, che dopo aver soccorso la vittima, rintraccia l’aggressore, recupera l’arma ed accerta la dinamica dei fatti; niscemese arrestato dalla polizia per lesioni aggravate”.E’ quanto successo mercoledì scorso quando gli uomini della Squadra Mobile di Caltanissetta – diretti dal Vice Questore Aggiunto  Marzia Maria Giustolisi unitamente ai colleghi del Commissariato di P.S. di Niscemi – diretti dal Vice Questore Aggiunto Gabriele Presti – hanno proceduto all’arresto di Giovanni Lionti, classe 1979, poiché, colto nella flagranza dei reati di lesioni aggravate dall’uso di un’arma impropria e dai futili motivi, causando alla vittima lesioni ritenute guaribili in 15 giorni s.c., nonché porto in luogo pubblico di oggetto atto ad offendere senza giustificato motivo, violando gli art.li 582, 585, 2° comma, nr. 2), 61, comma 1, nr. 1), cod. pen., art. 4 l. 110-1975.

In particolare, nella mattinata scorsa, i poliziotti nisseni e niscemesi, intervenivano presso un Bar del centro niscemese, per segnalazione di una rissa in atto. Giunti sul posto i poliziotti apprendevano che poco prima si era verificata una aggressione da parte di tre persone, a carico di un cliente del bar.
Nel frattempo giungeva anche una persona il quale riferiva che nelle vicinanze, immediate, vi era una persona la quale presentava delle vistose ferite da arma da taglio. Pertanto, i poliziotti raggiungevano il malcapitato. Il ragazzo si presentava con un vistoso taglio alla testa ed un’altra lacerazione al fianco. Il giovane, asseriva che un certo Lionti Giovanni, odierno arrestato, lo aveva aggredito con un coltello, a seguito di una lite avuta nella mattinata.
Effettuati degli ulteriori accertamenti si apprendeva che l’autore dell’aggressione armata risultava essere proprio il menzionato Giovanni Lionti. Gli investigatori riuscivano a rintracciare il LIONTI, il quale dopo un tentativo di negare l’addebito, confermava spontaneamente di esserne l’autore.
Dalla ricostruzione effettuata dagli agenti si accertava che il Lionti, successivamente all’episodio dell’aggressione nei confronti dello zio dell’accoltellato, si recava a casa sua e prelevava un grosso coltello da cucina, e lo portava seco, occultandolo in macchina, ritornando nei pressi del Bar teatro della prima spiacevole aggressione. Lì, incrociava la vittima e temendo una sua reazione lo aggrediva con il coltello, colpendolo ripetutamente. Successivamente, dopo essersi allontanato, a bordo della sua autovettura, tentava di disfarsi del coltello, gettandolo lontano dal teatro degli eventi, in una zona ricca di cespugli. L’arma veniva recuperata dai poliziotti e risultava essere un coltello in acciaio lungo circa 38 centimetri.
La vittima dell’aggressione con coltello veniva giudicata guaribile con prognosi di giorni 15 s.c., per politrauma con ferite lacero contuse, mentre l’aggressore veniva giudicato guaribile con prognosi di giorni 5 s.c..
Il Lionti, pertanto, veniva dichiarato in stato di arresto ed al termine delle operazioni di rito, veniva sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, la quale coordina le indagini nella persona del Sost. Procuratore Antonio D’Antona.
L’arresto è difeso di fiducia dall’Avv.to Spadaro del Foro di Caltagirone

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