Un no deciso alla proposta di riforma del servizio idrico avanzata dal governo Musumeci. Un ddl che non riforma alcunchè e serve, anzi, soltanto a mantenere uno status quo di cui beneficiano soltanto in pochi, a scapito dei siciliani.
Della norma e delle proposte di modifica si discuterà mercoledì 17 novembre all’ARS nell’ambito dell’assemblea dei sindaci, convocata dal segretario regionale del Partito Democratico Siciliano, Anthony Barbagallo.
L’incontro si terrà alle ore 12 presso la la sala “Piersanti Mattarella” (sala Gialla) di Palazzo dei Normanni.
“Il disegno di legge 1066/2021 ‘Regolazione unitaria del servizio idrico integrato nella Regione siciliana. Istituzione dell’Autorità idrica siciliana’, di iniziativa governativa – si legge nella lettera di convocazione firmata dal segretario regionale Dem – è all’esame della IV Commissione-Ambiente, Territorio e mobilità all’ARS. Il testo si rivela già per diverse ragioni, che abbiamo da subito evidenziato, iniquo e dannoso per il sistema idrico siciliano. A seguito delle nostre rimostranze il Governo ha – scrive Barbagallo – presentato una nuova riscrittura anch’essa irricevibile. Pertanto, al fine di definire una proposta politica condivisa a difesa delle ragioni dei Comuni nella gestione di un servizio così importante è convocata l’Assemblea dei Sindaci del PD Sicilia”.
“Per definire una proposta seria e efficiente stiamo ascoltando la base, i territori e sindaci – afferma Barbagallo – mentre il governo dimostra, oltre all’incapacità evidente di gestire il settore, di non volere raccogliere le indicazioni provenienti dai territori, decidendo tutto – conclude – nel chiuso di una stanza per favorire gli interessi di pochi”.