La Sicilia cambia. Malgrado tutto. La Procura della Repubblica di Agrigento, coordinata dal dr. Luigi Patronaggio, ha avviato un’inchiesta in ordine al rilascio diconcessioni edilizie in sanatoria a Licata, iscrivendo diciannove persone nel registro degli indagati.
«Falsità in atto pubblico e violazione delle normativa in materia urbanistica ed edilizia» –è il reato loro contestato. Quasi tutti gli indagati sono residenti a Licata, mentre alcuni risiedono nelle vicine Ravanusa e Campobello di Licata. Le concessioni edilizie oggetto di indagine riguardano diverse villette realizzate negli anni scorsi lungo la costa bagnata dal Mediterraneo. «Dalle risultanze probatorie è emerso che numerose sanatorie concesse dal Comune di Licata sono illegittime in quanto emesse sulla base didocumentazione falsa, ovvero in base a una lettura illegittima delle retrazioni aerofotogrammetriche dei luoghi» – afferma il procuratore Patronaggio. Pertanto, gli immobili non potevano essere edificati e, conseguentemente, non potevano ottenere la concessione edilizia in sanatoria.
Nel territorio licatese, le demolizioni degli immobili abusivi costruiti entro i 150 metri dalla battigia (area sottoposta a vincolo di inedificabilità assoluta), hanno avuto inizio il 20 aprile 2016 e, da allora, non si sono mai fermate. Sono circa centocinquanta le villette già abbattute. «Dalla consulenza e dall’acquisizione di documentazione presso gli uffici del Comune – aggiunge il procuratore di Agrigento – è stato possibile appurare che molto immobili, alcuni dei quali edificati entro i 150 metri dalla battigia, non potevano essere edificati e conseguentemente sanati».
La Procura agrigentina, precisando che le indagini sono ancora in corso, fa riferimento anche a presunte tangenti: «L’attività investigativa si pone come obiettivo finale di verificare la legittimità di tutta una serie di permessi a costruire e di sanatorie rilasciate in questi anni, atteso che molti cittadini hanno lamentato una presunta disparità di trattamento tra quanti hanno subito la sanzione della demolizione e quanti, attraverso false e compiacenti attestazioni, sono riusciti a fare salva la propria abitazione illecitamente realizzata. Le indagini sono infine indirizzate ad accertare l’esistenza di eventuali pagamenti di tangenti per il rilascio di atti amministrativi illegittimi favorevoli agli istanti».
Angelo Cambiano, il coraggioso sindaco di Licata che, siglando un protocollo di intesa con la Procura della Repubblica di Agrigento, ha dato il via alla demolizione degli immobili abusivi, afferma laconico: «Ho piena fiducia nell’attività dei magistrati. Che giustizia sia fatta se sono state accertate irregolarità all’interno della pubblica amministrazione».
Noi di Italia Nostra non possiamo che esprimere, ancora una volta, piena solidarietà e sostegno sia al sindaco di Licata Angelo Cambiano sia al dr. Luigi Patronaggio e ai magistrati che operano presso la Procura della Repubblica di Agrigento.
Il Consiglio Regionale di Italia Nostra Sicilia