A Caltanissetta seminario dell’Arma dei Carabinieri sul tema della violenza in danno delle persone anziane

Nei giorni scorsi si è tenuto, presso il CEFPAS di Caltanissetta, un seminario sul
tema della violenza in danno delle persone anziane, a cui hanno partecipato i
Marescialli in servizio presso le Stazioni Carabinieri della Legione “Sicilia”.

Il seminario è stato organizzato dall’Istituto Superiore di Tecniche Investigative
dell’Arma nell’ambito delle iniziative formative intraprese dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri al fine di accrescere i livelli di prevenzione e la funzione di “rassicurazione sociale” in favore egli anziani e di condividere
tecniche e strumenti investigativi promuovendo la diffusione di “buone
pratiche” individuate sulla base dell’esperienza maturata in ambito preventivo e di contrasto.

L’importante momento formativo ha visto il contributo di personale del Reparto
Analisi Criminologiche del RACIS di Roma in tema di psicologia della vittima e
modalità di approccio e audizione della vittima, di Ufficiali dell’organizzazione
territoriale dell’Arma che hanno presentato casi di studio, e di un’Assistente
Sociale intervenuta in materia di reti locali di supporto materiale e morale alle persone anziane.

Ampio spazio è stato riservato ai quesiti e allo scambio esperienziale.

L’Arma dei Carabinieri rivolge particolare attenzione ai soggetti vulnerabili, tra
cui gli anziani, sempre più fragili di fronte alle insidie della modernità.

Già da tempo l’Istituzione ha assunto efficaci iniziative a loro tutela, soprattutto
in relazione alle truffe: un fenomeno sempre più diffuso e attuale, che prende di
mira le persone fragili, lasciando in loro segni indelebili.

Oltre al danno economico e al trauma psicologico dell’invasione del proprio spazio domestico, le vittime subiscono, infatti, anche il senso di colpa di essere state raggirate.

I truffatori approfittano proprio della sensibilità emotiva e della fragilità fisica degli anziani per conquistarne la fiducia, con i metodi più disparati.

In questo contesto, l’Arma ha avviato una campagna di comunicazione diretta alla
parte della popolazione maggiormente colpita da questo tipo di reati, allo scopo di
rafforzare la prevenzione e accrescere la funzione di rassicurazione sociale.

Il testimonial della campagna è il celebre attore Lino Banfi, il quale, per la profonda
stima che nutre nei confronti dell’Istituzione e per la sua particolare sensibilità rispetto
ai temi della legalità, si è mostrato fin da subito disponibile, con la grande generosità
che lo caratterizza, a ricoprire questo ruolo così importante.

La scelta del “Nonno d’Italia” è stata ispirata dall’esigenza e dal desiderio di avvicinarsi
ancora di più agli anziani, con l’intento principale di trasmettere in modo diretto ed
efficace consigli utili a tutelarsi dai raggiri. Per questo l’attore ha subito aderito
all’invito dell’Arma dei Carabinieri.

Nello spot, diffuso sulle piattaforme social dell’Arma e sui media, Lino Banfi e il
Comandante di Stazione del quartiere in cui vive mettono in guardia gli spettatori dalle
truffe.

Nel corso di un dialogo con il “suo” Comandante di Stazione, Banfi, con
l’inconfondibile stile che lo contraddistingue, racconta di alcuni suoi conoscenti che
hanno subito truffe, per poi lasciare la scena al Maresciallo dell’Arma che esorta il
pubblico a prestare massima attenzione e a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri
chiamando il 112 N.U.E.

Lo spot si conclude con l’invito a consultare il sito Carabinieri.it, in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come
riconoscerle.

Le tecniche adottate dai truffatori, infatti, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti: individuarli è il primo passo per difendersi.

Oltre a questa iniziativa, è stata realizzata una locandina affissa in tutte le caserme
ma anche nelle parrocchie e nei luoghi di ritrovo degli anziani, nonché un opuscolo
pieghevole da distribuire ai cittadini.

In maniera chiara e semplice, vi sono indicati i consigli per evitare di rimanere vittima delle truffe tra i quali: attenzione ad aprire la
porta agli sconosciuti, diffidare dalle apparenze, limitare la confidenza su internet.

Protagoniste assolute della missione di rassicurazione sociale dell’Arma sono le
Stazioni Carabinieri, che vivono le comunità, rappresentando punti di riferimento
sempre presenti e affidabili.

Ed è per questo che i Comandanti di Stazione:

  1. svolgono incontri formativi in luoghi di culto, presso sedi comunali e strutture
    assistenziali/ricreative per anziani, con distribuzione di opuscoli informativi;
  2. mantengono contatti con i direttori di istituti di credito e degli uffici postali, per
    condividere informazioni su casi sospetti;
  3. sviluppano collaborazioni con gli organi di informazione e istituzioni locali
    per sensibilizzare l’opinione pubblica.