A 19, Cancelleri: “Nessun intervento è stato programmato per prevenire ulteriori frane”

“Prima il santo, poi la vigilia”. È proprio il caso di dirlo se si pensa che “a distanza di un anno dal cedimento della Catania – Palermo, la rimanente carreggiata, quella non interessata dal crollo, poteva forse essere utilizzata, facendo risparmiare circa 10 milioni di euro alla collettività”. Lo dice Azzurra Cancelleri, deputata del Movimento Cinque Stelle che ha interrogato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per avere delucidazioni e aggiornamenti rispetto a incarichi, tempistiche, stato dei lavori sull’autostrada Catania – Palermo, al chilometro 61.

Il 10 aprile dello scorso anno, lo ricordiamo, tra gli svincoli di Scillato e Tremonzelli, in direzione del capoluogo etneo, sono ceduti due piloni a causa di una frana in movimento dal 2005 sulla strada provinciale Scillato-Caltavuturo.

“Perché Anas ha incaricato i professori Marcello Arici e Calogero Valore di condurre rispettivamente un’analisi strutturale della carreggiata rimasta in piedi ed un’altra geotecnica per capire le condizioni del terreno su cui poggiano i piloni, solo adesso? Perché non subito dopo l’evento?”, si chiede la Cancelleri. “È possibile che ci siano stati errori nella valutazione al cronoprogramma e alle scelte operate da parte dell’avvocato Guardabassi, commissario incaricato da Ministero in occasione dei fatti che avrebbe potuto verificare immediatamente la stabilità del viadotto non interessato dal cedimento, ma non lo ha fatto? Se l’esito fosse stato positivo, quindi la carreggiata fosse stata utilizzabile, si sarebbero potuti risparmiare dieci milioni di euro, non realizzando la bretella a quel punto non più necessaria. Ma – denuncia la deputata – la richiesta di questa verifica non è stata effettuata, se non adesso, a distanza di quasi un anno dall’accaduto. Se la struttura dovesse essere in perfetta staticità – continua – allora, si accertino le responsabilità per il grave danno economico cagionato alla collettività dovuti ai costi della bretella e dai danni alle aziende ed ai privati cittadini che sono stati costretti a percorrere in un primo tempo strade di montagna (Polizzi) e successivamente la regia trazzera Prestanfuso, realizzata e finanziata dal movimento 5 stelle siciliano”.

“Delrio ci faccia sapere perché la proposta avanzata dal Movimento 5 Stelle di Caltanissetta, che prevedeva l’utilizzo di ponti Bailey e la realizzazione dell’infrastruttura temporanea da parte del Genio militare, è stata bocciata. Eppure in una nota, consegnata in occasione di una precedente interrogazione a firma dell’onorevole Rizzo Gianluca, era stato dato parere favorevole con la disponibilità ad eseguire i lavori”.

“Ad oggi – conclude – Azzurra Cancelleri – nessun intervento è stato programmato per prevenire ulteriori frane, come quella che ha provocato il cedimento dell’infrastruttura”.

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