L’A.Te.Pa. presenta le manifestazioni pasquali e la Scinnenza

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

La storia delle sacre rappresentazioni della Passione di Cristo nella città di Caltanissetta, vive fasi alterne di luci ed ombra. Le prime notizie sulla loro nascita nel nostro territorio risalgono addirittura al lontano 1780. Durante i quattro venerdì del periodo quaresimale venivano rappresentati alcuni momenti della Passione di Cristo, detti Misteri, dai fedeli appartenenti alla Confraternita della SS. Bambina, conosciuta anche come Confraternita del Popolo. Location di queste brevi rappresentazioni era l’ex Collegio dei Gesuiti e i testi recitati erano tratti da un dramma sacro in tre atti pubblicato nel 1750 dal cavaliere palermitano Filippo Orioles, “Il riscatto di Adamo nella morte di Gesù Cristo”. Dopo questa prima fase di grande favore del pubblico tale tradizione torna ad essere dimenticata per quasi un secolo per poi riapparire intorno al 1840 quando fu rappresentata una Passione Di Cristo, in un teatro appositamente costruito nell’Oratorio di San Domenico, sotto la direzione artistica di Francesco Acuto e don Calogero Restivo. Tra le scene rappresentate vi era il “Consiglio di Caiphas” e la “Presa nell’orto” mentre quella della Crocifissione non era portata in scena, per il timore reverenziale degli attori di non essere degni di un tale compito. Gli abiti di tutti gli attori ricalcavano perfettamente le vesti dei personaggi dipinti in una grande tela, ormai scomparsa, esistente nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli.

Così raccontano le cronache: “ Nel 1841, a causa di gravi disordini generati dall’immenso affollamento di popolo curioso, straordinariamente accresciuto dall’arrivo dei provinciali, si fu costretti a rafforzare di guardie militari la porta d’entrata dell’oratorio di S. Domenico; e rese impotenti anche queste per l’irrompente calca si chiuse la seconda sera il teatro e furono sospese addirittura tali recite” (M. Alesso- F. Pulci).

Da questo momento in poi la tradizione delle sacre rappresentazioni ricade nell’oblio e notizie certe della loro ripresa si hanno soltanto a partire dal 1957, quando grazie a don Vincenzo Scuderi il “Martorio” fu rappresentato nell’ampio cortile dell’oratorio salesiano, utilizzando il testo in prosa dell’Orioles. La scena della Crocifissione veniva raffigurata attraverso la statua snodabile del Cristo, custodita tutt’ora nella Chiesa del Sacro Cuore. Da quel momento in poi la rappresentazione iniziò ad essere comunemente chiamata “a Scinnenza”, dal dialetto siciliano “scinniri” cioè scendere, ovvero la deposizione dalla croce del corpo di Cristo.

A partire dal 1972 e per circa trent’anni, la Compagnia teatrale dei “Discepoli” diretta da Aldo Riggi, porta in scena l’antica rappresentazione il Sabato Santo sulla scalinata Agostino Lo Piano. Dal 2000 al 2012 l’A.Te.Pa. “Associazione Teatro della Parola” sotto la direzione artistica di Sergio Forzato ne salvaguardia la tradizione e al contempo vi apporta sempre elementi di innovazione. Infatti, viene completamente abbandonato il testo in prosa, e la compagnia comincia ad adottare un nuovo copione, scritto dallo stesso direttore artistico, Sergio Forzato, che di anno in anno si va arricchendo di scene nuove, di forte sapore storico e al contempo spettacolare, che raccontano degli ultimi momenti della vita di Gesù, dall’Ultima Cena, al Pretorio di Pilato, dalla Corte di Erode, al Pentimento di Giuda e alla Resurrezione.

Quella, che per tutti i cittadini nisseni è nota come “a Scinnenza”, è in realtà il racconto degli ultimi giorni della Vita di Cristo: un susseguirsi di tre giornate (il lunedi, il martedì e la domenica di Pasqua) che vedono l’intera associazione impegnata in un lavoro frenetico di allestimento e recitazione. Basti pensare che il corteo del martedì santo coinvolge più di settanta persone tra attori e figuranti.

Le novità.

Quest’anno l’Associazione A.Te.Pa. porterà in scena un lavoro completamente nuovo con forti connotati di innovazione nel rispetto della tradizione.

L’Ultima Cena, testi e regia di Michele Albano, trasporterà gli spettatori nella Gerusalemme del 33 d.C. realizzando con i cittadini esperienze di metateatro. La location, la Cripta della Cattedrale Santa Maria La Nova, accoglierà gli apostoli riuniti nel Cenacolo in una suggestiva atmosfera introducendo gli spettatori in un ambiente domestico del tempo. La piazzetta della Pescheria, invece vedrà l’allestimento di un “suk”, un bazar o mercatino con bancarelle e artigiani, nel quale avverranno scene a sorpresa che coinvolgeranno gli spettatori. Saranno presenti anlcuni ex-capitani della Real Maestranza, maestri d’arte e di bottega, che durante la rappresentazione mostreranno ai cittadini come gli artigiani del tempo realizzavano suppellettili e oggetti ornamentali. Saranno presenti i rappresentanti della Real Maestranza delle Categorie dei Tappezzieri, dei Fabbri, dei Calzolai, dei Falegnami, nelle persone di Angelo Mossutto, Giuseppe Giordano, Pasquale Tramontana, Giuseppe Truscelli.

Per le altre Rappresentazioni Sacre, la direzione artistica, curata da Giuseppe Riggi, Piero Carà e Amalia Bilardo, punta a coinvolgere il pubblico nisseno con un testo inedito (autori: P. Carà- A. Bilardo – S. Riggi – E. Arena – I. Testaquatra) , tratto principalmente dai quattro Vangeli con una forte presenza introspettiva della Madonna,  la cui esecuzione si distanzia completamente dalla tradizione precedente, che vedeva gli attori coinvolti utilizzare il playback. Infatti già da alcuni anni è stato introdotto il live: tutti gli attori reciteranno dal vivo e in alcune scene saranno accompagnati dalla musica della Banda S. Albicocco.

Il nostro progetto del 2015: “Passione di nostro Signore Gesù Cristo”

L’ Ultima cena:

In una scenografia naturale di silenzio e contemplazione che solo la Cripta della Cattedrale può regalare, Gesù si appresta a consumare l’ultima cena di Pasqua della sua vita terrena in compagnia degli apostoli. Nel frattempo nella piazza della Pescheria rivive il “suk” di Gerusalemme del 33 d.C.

Il corteo romano e il Pretorio:

Gesù è portato da Pilato durante un corteo che si snoda per le strade del centro storico. Attori e figuranti, una biga romana e cavalieri a cavallo, raggiungono la gradinata S. Pellico dove sarà rappresentato il Pretorio. Da sempre, il momento della flagellazione di Gesù suscita molta commozione mentre la restituzione del denaro ai Sacerdoti da parte di Giuda, e il rinnegamento di Pietro ci fanno comprendere e vivere in prima persona la sofferenza di Gesù nell’essere abbandonato dagli amici e da tutti coloro di cui si fidava.

La Via Crucis e la Scinnenza:

Gesù con la pesante croce si avvia al luogo della crocifissione. Durante il suo percorso incontrerà le pie donne, la Madre, il Cireneo. Sulla gradinata A.Lopiano invece, la scena della crocifissione, la sua deposizione e la pietà della Madonna rappresentano il momento più triste del dramma. Il mondo è ormai avvolto dalle tenebre e solo la luce della Resurrezione potrà portare nuova speranza all’umanità. Giuda, ormai lontano da ogni piccola speranza di redenzione si toglie la vita.

Durante la rappresentazione della Scinnenza, gli attori riproporranno alcune delle Vare più belle che faranno vivere agli spettatori dei sentimenti di commozione e di grande stupore.

Il Corteo della Via Dolorosa e la Resurrezione:

Il mondo è a lutto, l’intera città piange la morte di Cristo che viene deposto nel suo sepolcro. Questa volta è la Madonna ad essere tentata ma la sua fede in Gesù le darà la possibilità di fugare ogni dubbio. Ma la sfolgorante luce della Resurrezione già si prepara e a breve le donne, la Maddalena e Maria vedranno il proprio Maestro risorto in carne ed ossa. La vita ha veramente sconfitto la morte.

Ed ecco gli appuntamenti da non perdere:

Lunedì 30 marzo 2015:

  • ore 19:00 “Suk a Gerusalemme”: Via C. Genovese e Piazzetta Pescheria;
  • ore 19:30 “Ultima Cena”, sacra rappresentazione. Gli spettatori entreranno in Cripta in gruppi di 200 persone e la Rappresentazione verrà ripetuta quattro volte per consentire a tutti la visione della Rappresentazione.

Martedì 31 marzo 2015:

  • ore 19:30 “Corteo della Biga”: partenza dal Largo Badia e arrivo alla scalinata Silvio Pellico, in via Cavour;
  • ore 20:15 “Pretorio”, rappresentazione.
  • ore 21:30 “Via Crucis”: partenza dalla scalinata Silvio Pellico, in Via Cavour e arrivo alla scalinata Agostino Lopiano, in Piazza L. Capuana;
  • ore 22:15 “Crocifissione” e “a Scinnenza” e impiccagione di Giuda, sacra rappresentazione.

Domenica 05 aprile 2015:

  • ore 19:00 “La Via Dolorosa”: partenza dal Largo Badia e arrivo alla scalinata Agostino Lopiano, in Piazza L. Capuana;
  • ore 20:00 “La Resurrezione”, rappresentazione sacra.

 

L’Associazione A.Te.Pa. assieme alla Real Maestranza è inserita nel percorso di Candidatura per il Riconoscimento del Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO, per la categoria “Sacre Rappresentazioni”. Sostieni l’Associazione in questo percorso così importante. Non far mancare la tua presenza durante le rappresentazioni. Seguici anche su Facebook: Teatro della Parola A.Te.Pa.

 

 

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