CALTANISSETTA – Lo scorso martedì 19 aprile 2016 è stata effettuata la consegna ufficiale dello slargo tra Viale Stefano Candura e Via Michelangelo che dovrà ospitare il “Giardino della Legalità”. Presso gli uffici della “Empedocle 2” di C/da Bigini erano presenti: l’Assessore Ing. Amedeo Falci e l’Ing. Giuseppe Tomasella per il Comune di Caltanissetta, il Direttore Tecnico Ing. Francesco Barra e l’Ing. Paglini per l’Empedocle 2 ed una delegazione del Comitato di quartiere San Luca composta da Nello Ambra (vice Presidente) e il Dott. Liborio Gattuso (consigliere). Sono state poste le basi per la realizzazione del progetto definitivo, redatto dai tecnici di “Emedocle 2” e Comune di Caltanissetta, per il “Giardino della Legalità”, fortemente voluto dal Comitato di quartiere. Com’è noto, i lavori erano stati avviati lo scorso anno ma vennero bruscamente interrotti diverse volte per difficoltà tecniche e burocratiche (la presenza di un vincolo ambientale, prima, ed un cavo elettrico interrato non segnalato in fase progettuale, dopo) per cui si è dovuto procedere alla stesura di un nuovo progetto che tiene adesso conto dello stato dei luoghi reali e conforme alla normativa vigente. Il Comune di Caltanissetta nella consegna ha concesso un tempo utile di 8 mesi (tenuto conto che le nuove piantumazioni dovranno necessariamente avvenire nel periodo di riposo vegetativo delle piante) per la realizzazione dell’opera. La “Empedocle 2” ha accettato questa tempistica impegnandosi alla realizzazione nelle modalità concordate e nel rispetto delle vigenti normative in materia di appalti, dovendosi dunque avvalere di imprese o ditte locali specializzate per la realizzazione delle opere. Come Comitato di quartiere prendiamo atto del passo in avanti, finalmente, portato a termine dalla macchina comunale e dalla “Empedocle 2” ed invitiamo le parti a rispettare, finalmente, le modalità ed i tempi di realizzazione concordati: non potranno infatti essere accettati ulteriori ritardi o lungaggini burocratiche senza dover intervenire con azioni incisive e manifestazioni plateali. Ringraziamo infine quanti in questi mesi si sono spesi, lavorando nel silenzio, perché questa “clamorosa odissea” venisse finalmente sbloccata. Sarà la volta buona? Noi, come sempre, siamo ottimisti, ma allo stesso tempo realisti: staremo a vedere, continueremo a vigilare e a fare la nostra piccola parte. Nel frattempo l’area è stata ripulita dalle erbacce ed il cancello divelto è stato ripristinato, ma adesso bisogna fare ancora di più perché il “Giardino della Legalità” veda finalmente la luce!