Valle dei Templi e museo archeologico Griffo, ingresso gratuito il 25 aprile

Una nuova occasione per approfondire quello che è il vero simbolo della Valle dei Templi, il maestoso Tempio della Concordia guardato a vista dall’Icaro caduto di Igor Mitoraj: sarà questo il nuovo focus disponibile nella nuova giornata a ingresso gratuito nei siti culturali. Domani, giovedì 25 aprile, Festa della Liberazione, si potrà entrare liberamente sia alla Valle dei Templi che al Museo archeologico Griffo e alla Casa natale di Luigi Pirandello, senza dimenticare Villa Romana di Punta Grande, a Realmonte e il nuovo allestimento del museo di Palazzo Panitteri a Sambuca.

Si potranno approfondire i diversi percorsi, a partire appunto – ogni mattina alle 11.15 fino a domenica 5 maggio – dalla visita tematica Discovering Concordia, dedicata a chi vuole scoprire la storia e l’architettura di uno dei monumenti più iconici, e meglio conservati; e conoscere le diverse fasi storiche e le radicali modifiche che hanno condizionato nel corso dei suoi 2500 anni, il Tempio della Concordia, una delle più alte espressioni mai realizzate dal genio ellenico.

Ogni giorno fino al 31 maggio sempre alle 15.45, sono disponibili anche le visite guidate di CoopCulture “Valle senza segreti”: all’itinerario abituale nella Valle dei Templi si aggiunge l’esperienza dei percorsi sotterranei (ogni giorno tre possibilità, alle 10, 12.30 e 13.45), scoprendo la vita dei primi cristiani. Dal Tempio di Giunone al Tempio della Concordia, si comprenderà l’ampiezza dell’ antica Akràgas arrivando sino alle catacombe paleocristiane.

Ma la Valle dei Templi in questi ultimi mesi è stata veramente al centro dell’attenzione, a partire dal suo nuovo “guardiano”, il colossale Telamone che si scopre nell’area del Tempio di Zeus. E da domenica prossima (28 aprile) saranno disponibili anche le passeggiate al neonato Giardino sensoriale, a pochi passi proprio da Concordia. Senza dimenticare le esperienze enogastronomiche a Casa Diodoros e il percorso immersivo Valle 3D, indietro nel tempo, con le ricostruzioni virtuali all’epoca del suo maggior splendore dell’antica Akragas.